Feeds:
Posts
Comments

Posts Tagged ‘università’

MEETmeTONIGHT 2012

MEETmeTONIGHT 2012

Read Full Post »

Ho progettato una sorta di “shield” per il Telos B, all’interno di un progetto universitario, obiettivo: misurazione di temperatura tramite termoresistori, precisione di almeno un quarto di grado; non darò molti dettagli per ora (anche perchè manca ancora il lato software della cosa), ma per il momento ho le immagini.

Prototipo breadboard

Prototipo breadboard

Il primo qui in alto è il prototipo sviluppato su breadboard (e mi sto salvando la storia dello sviluppo per un’eventuale talk in conferenza embedded).

Prototipo PCB

Prototipo PCB

Ed ecco il prototipo su PCB, preparato dal gruppo di elettronici, che hanno applicato le giuste correzioni laddove io avevo peccato nello schema 😉

Read Full Post »

Read Full Post »

Laurea

Architetture e linguaggi per Runtime Software Adaptation: Computational REST ed Erlang

Architetture e linguaggi per Runtime Software Adaptation: Computational REST ed Erlang

Read Full Post »

(Premessa: ieri ho consegnato la tesi, di conseguenza il lavoro è sostanzialmente finito, e l’appello di laurea è confermato per il 20 dicembre; è ora di rispondere ad un po’ di richieste che ho ricevuto sull’argomento del mio elaborato, premesso che per una descrizione dettagliata del lavoro e le relative conclusioni dovrete venire alla mia laurea o a scelta aspettare i giorni successivi, quando pubblicherò il PDF)

Il progetto che verrà presentato il 20 dicembre ha avuto origine da una ricerca più ampia riguardante sistemi in grado di adattarsi a runtime al contesto all’interno del quale si trovano ad operare, e possano perciò modificare il proprio funzionamento, i servizi offerti ad eventuali client o il modo in cui sfruttano servizi a loro offerti in base a modifiche dell’ambiente o delle condizioni di funzionamento proprie dei sistemi stessi considerati. Due sono stati i settori di questa ricerca su cui il lavoro si è concentrato: il primo riguarda gli stili architetturali in grado di supportare questo paradigma, mentre il secondo riguarda i linguaggi di programmazione più adatti per sviluppare programmi di questo tipo.

Per quanto riguarda i primi, la condizione è che riescano a garantire scalabilità e ad isolare quelle parti del software che effettivamente possano richiedere un aggiornamento; l’esempio primo di architettura è REST, che essendo alla base del Web di oggi è evidentemente in grado di supportare uno scenario dinamico come quello di Internet, mentre l’esempio che segue immediatamente è Computational REST, una sorta di evoluzione del primo sviluppata da alcuni ricercatori presso l’Università della California presso Irvine, il quale riprende alcuni concetti di codice mobile e li integra in un’infrastruttura costruita sul protocollo HTTP, per costruire un Web in cui l’attenzione non sia più sul contenuto ma sulla computazione: per semplificare molto (forse troppo), da un certo punto di vista potreste vedere questa visione come un AJAX “on steroids“: invece di avere semplice codice Javascript che si muove nella Rete, ci sarebbe codice vero, scritto in linguaggi di programmazione “reali” e veramente eseguito dalle macchine…

Per i linguaggi, invece, una disamina dei più promettenti è stata fatta nell’articolo scritto per il corso di “Argomenti avanzati di Ingegneria del Software“, e tra i migliori è emerso Erlang, un linguaggio di programmazione funzionale orientato alla concorrenza: esso supporta non solo la creazione e gestione di migliaia di processi leggeri, distribuiti dinamicamente sui core di una singola macchina o addirittura tra macchine di una rete, ma permette anche l’aggiornamento dinamico del codice: un applicativo può infatti subire l’aggiornamento di uno o più moduli “a caldo”, senza dover fermare il servizio e senza che le istanze del codice precedente l’aggiornamento vengano fermate o in qualche modo disabilitate.

L’idea della tesi è stata quindi di mettere insieme l’architettura CREST, in origine sviluppata in Scheme, ed Erlang, e verificare se l’utilizzo di un linguaggio di programmazione in grado di offrire numerose facilitazioni sia per la comunicazione tra processi che per l’aggiornamento dinamico del codice avrebbe ben supportato tale architettura. Per i dettagli e le conclusioni sia sul linguaggio che sull’architettura, non posso anticiparvi nulla: vi aspetto a dicembre!

P.S.: dopo l’appello di laurea seguirà un secondo post con le conclusioni ed un paio di riflessioni personali sullo sviluppo di Internet, se non doveste farcela ad essere presenti vedrò comunque di soddisfare la curiosità che questo post vi dovrebbe lasciare…

Read Full Post »

Raccoglitore

Raccoglitore

Ecco il magnifico raccoglitore: la cartellina usata in questi anni per tenere tutti i documenti importanti, i fogli da consegnare in segreteria o in ufficio, le fotocopie e gli schemi dei 6 anni di università, altri non è che la cartellina che conteneva i documenti di immatricolazione della triennale (la riconoscete, coetanei politecnici?), sopravvissuta seppur semidistrutta fino ad oggi, e pronta ad essere pensionata: domani mattina l’ultimo impegno, poi il suo destino sarà compiuto.

Non ho ancora deciso quale possa essere la sua fine migliore, forse la cremazione nel camino di casa…

Read Full Post »

Una prestazione maiuscola della squadra ha permesso a Siv di passare il turno, seppur negli ultimi minuti, della Laurea Magistrale e di avviarsi verso il Dottorato di Ricerca; partita in generale bella, con gli ospiti subito in vantaggio, che una grande reazione dei padroni di casa ha reso tuttavia inutile. Ma andiamo con ordine.

Siv si presenta all’incontro dopo una lunga preparazione, durata l’interno mese precedente, ma forse proprio l’eccessiva pressione dell’impegno fa sì che nei primi minuti sia un po’ sulle gambe, e la squadra avversaria non resta a guardare e colpisce a freddo, andando sullo 0 – 1 per gli ospiti. Siv tuttavia non si lascia sorprendere e sfodera una buona reazione allo svantaggio, riuscendo ad andare negli spogliatoi sul pari dopo una rocambolesca azione da gol.

Nella ripresa, nessun cambio nelle due formazioni, tuttavia Sessione d’esami appare un po’ distratta, forse a causa del pareggio subìto immediatamente prima del riposo, e si fa colpire due volte, con Siv che si porta quindi sul 3 – 1, in entrambe le occasioni con palle-gol limpide e senza responsabilità da parte del portiere avversario.

Negli ultimi minuti, la partita diventa tesa: Siv deve necessariamente segnare 4 gol senza subirne più di 2, e sul 3 – 1 lo spettro dei supplementari si fa concreto di minuto in minuto; in pieno recupero, l’arbitro assegna un calcio di rigore a Siv, dopo un netto fallo di Sessione d’esami, e lo specialista della squadra trasforma la massima punizione, spiazzando completamente il portiere avversario.

Non c’è più tempo per altre azioni, e la partita si conclude sul 4 – 1 per Siv, che riesce così ad agguantare il passaggio del turno senza dover affrontare i supplementari.

Read Full Post »

Forra del Travignolo

Forra del Travignolo

Buone vacanze a tutti!

Io purtroppo ho appena finito le mie… poco più di una settimana in montagna, non so se basterà come recupero; peraltro è stata una faticaccia su e giù per i monti…

Ora si prepara una mesata a morire, specie dopo la pubblicazione dei risultati delle graduatorie di dottrato: sono passato! Ergo, entro dicembre bisogna chiudere con tutto, e sarà un notevole impegno concludere tutti gli esami qui a settembre (magari sul presto). Ma tant’è…

Tempo da lupi

Tempo da lupi

La risoluzione non è altissima, ma come tempo faceva molto “Il 13mo guerriero”, anche se nessun drago infuocato è sceso dal monte…

Read Full Post »

Tre giorni fa ho dato l’esame di Linguaggi Formali e Compilatori, la parte teorica (speriamo bene!), ed è stato l’ennesimo esame fatto di corsa: due ore e mezzo per fare tutti gli otto esercizi, senza alcuna possibilità di ricontrollare alcunchè, pena l’impossibilità di concludere tutto entro il tempo stabilito.

Ora, questo è stato l’ennesimo corso in cui si decide di far selezione soprattutto sulla velocità, piuttosto che sulla difficoltà degli esercizi (che comunque non erano banali, intendiamoci): ma possibile che non ci sia un modo più umano per selezionare la preparazione degli studenti? Tenendo presente che la stragrande maggioranza di noi informatici (ma di tutti gli studenti in generale, direi) non dovrà mai risolvere un problema informatico in 15 minuti (salvo qualche lavoro estremamente particolare), allora perchè in un esame devo fare così?

Io sinceramente preferisco pensare ad un problema, eseguirlo e poi ricontrollarlo, anche perchè spesso lascio indietro qualche dettaglio; posso, ad esempio, pensare all’esame di elettronica: sono quattro esercizi in tre ore, se sai tutto e molto bene il compito lo concludi in due ore, altrimenti hai comunque un po’ di margine per pensare al da farsi ed arrivare ad una soluzione.

Perchè quindi non puntare ad esercizi magari un po’ più complessi, ma risolvibili in un tempo umano?

Read Full Post »

Stanotte sono incazzato, e forse questo post farà incazzare qualcun altro, ma onestamente è ora di dire quello che va detto.

Due anni fa abbiamo iniziato, qui al Politecnico, una nuova esperienza: uno Student Branch di IEEE (la più grande associazione di divulgazione scientifica in ambito tecnologico, attiva da 125 anni in tutto il mondo). Al primo incontro saremo stati almeno una quarantina, entusiasti di partecipare ad un gruppo internazionale di questa portata; ci siamo iscritti, pagando dei soldi, direttamente all’associazione internazionale, questo per dimostrare l’impegno iniziale non solo di “volontariato”.

L”emozione di quei primi giorni era palpabile: abbiamo creato un giornalino (addirittura rischiando uno scisma tra noi stessi), collaborando perfino con un’università francese, e ricordo che si pensava in grande: la possibilità di invitare personaggi famosi, poter usare il nome di IEEE per dare peso alle conferenze; avevamo addirittura pensato di riunire lo Student Branch con il POuL.

Poi, così com’è nato, il gruppo è morto.

Dopo i primi diciamo tre mesi? Quattro? Non c’è stato più un incontro, un evento organizzato, nulla: io ed altre persone, attive nelle associazioni studentesche, eravamo presi a dare nuova linfa al POuL stesso, e nessun altro è stato in grado di motivare adeguatamente l’interesse verso le opportunità offerte dal gruppo, vuoi per un motivo vuoi per l’altro (salvo riproporre ogni tanto iniziative esterne supportate attraverso IEEE, più come manovra pubblicitaria che per altre motivazioni).

La cosa incredibile è che veniamo addirittura pubblicati sul giornalino della regione 8, e parlo di qualche mese fa, come se portassimo ancora avanti qualche attività, e per cosa poi: per aver celebrato il 125mo anniversario di IEEE. In un evento con conferenzieri importanti, tra cui addirittura la persona che ha portato il primo calcolatore nella nostra università, un momento che avrebbe dovuto riunire secondo me come minimo l’intero dipartimento, dato che tutti lì dentro devono qualcosa a questa persona, in termini di eredità storica, ebbene in questo evento 20 persone si sono presentate come pubblico. Venti.

Ed è questa la cosa peggiore: vedere un’iniziativa iniziata sotto i migliori auspici, con un nome alle spalle, ottime possibilità “logistiche”, insomma un potenziale notevole, essere stata prima proposta con entusiasmo, poi abbandonata non appena gli interessi sono cambiati, estratta dalla naftalina solo quando fa comodo ed infine lasciata definitivamente a marcire.

E sì, sicuramente ognuno si prenderà le sue responsabilità, ma è una cosa veramente triste, e che provoca un certo dispiacere. E già vedo i miei detrattori, che magari mi chiederanno cosa ho fatto io per essa: io ho scritto per l’unico numero del giornalino, ci sono stato quando c’era bisogno per dare una mano in giro per Milano, e ci sarei stato in qualunque evento organizzato, in qualunque momento; allo stesso modo, potrei ancora esserci: la domanda da porci, tuttavia è se veramente c’è gente disposta a sbattersi adeguatamente o meno per questa iniziativa. E leggendo la mailing list del gruppo, forse non è più così.

Read Full Post »

Older Posts »