Semmai a qualcuno servisse, la matricola del contatore dell’elettricità di a2a (e AFAIK pure dell’Enel e magari di qualche altra marca) è quel codice stampato sul contatore stesso del tipo N. XX XXX XXX.
E no, non era così ovvio…
Posted in Real world, tagged appartamento, contatore on 04/10/2011| 3 Comments »
Semmai a qualcuno servisse, la matricola del contatore dell’elettricità di a2a (e AFAIK pure dell’Enel e magari di qualche altra marca) è quel codice stampato sul contatore stesso del tipo N. XX XXX XXX.
E no, non era così ovvio…
Posted in Real world, tagged appartamento on 23/11/2008| 1 Comment »
Riflettevo ieri sera, mentre cercavo disperatamente di sbrogliare i fili di cuffie, webcam, scheda tv usb e parecchie altre apparecchiature presenti nel cassetto della mia scrivania, che non vedo l’ora di avere un posto mio dove stare.
Al momento vivo in una camera doppia in un appartamento, ed è interessante notare come, specie negli ultimi due anni, lo spazio si è notevolmente ridotto (o meglio, io ho molte più cose): il cassetto con tutto ciò che ha a che fare con l’informatica è strapieno, e mi va bene nei weekend dato che il mio compagno di stanza non c’è e posso occupare un po’ la scrivania, altrimenti sono costretto a tirar fuori le cose solo quando le uso; il cassetto sottostante, contenente un po’ di carte, è anche lui a pelo; ieri mattina ho dovuto sistemare l’anta in cui tengo i libri, per evitare che la pila di carte crollasse miseramente, e sono costretto a tenere qui solo i libri degli esami che sto studiando, dato che in quella mezza porzione di armadio (è ovviamente diviso a metà) ci devono stare anche alcuni medicinali ed un beauty contenente alcune cose da bagno che uso meno spesso, e che in bagno non ci starebbero.
A volte bramo sinceramente camera mia a casa, dove potrei occupare l’intera scrivania (grande almeno 3 volte quella che ho qui) con hard disk esterni, webcam, cuffie ed auricolari, microfono, scheda tv (ed antenna decente per prendere qualche canale), quaderni delle materie in fase di studio; avrei tutti i libri lì di fianco, avrei la chitarra posta in un angolo al sicuro, invece che in uno spazio tra la sedia dove tengo alcuni vestiti in uso e la suddetta scrivania…
Potrei finalmente trovare un posto decente per tutti gli zaini (zaino standard, borsa per la palestra, zaino per il PC, custodia morbida della chitarra), invece di doverli tenere un po’ nell’armadio ed un po’ sotto la sedia di cui parlavo prima, e di dover spostare tutto ogni volta che si pulisce.
Ma una camera singola, sempre in affitto, non credo basterebbe: preferirei di gran lunga un posto dove abitare, non necessariamente mio, magari monolocale o bilocale, ma un angolo di mondo dove poter mettere tutte le mie cose (che tra l’altro mi scoccia parecchio quando sono sparse per mezza Italia) e sentirmelo mio, e non che da un giorno all’altro possa non esserlo più.
Chissà se questo sarà possibile, un giorno, qui a Milano o somewhere else… intanto, ci sta almeno un altro anno e mezzo messi così! 🙂