Tre giorni fa ho dato l’esame di Linguaggi Formali e Compilatori, la parte teorica (speriamo bene!), ed è stato l’ennesimo esame fatto di corsa: due ore e mezzo per fare tutti gli otto esercizi, senza alcuna possibilità di ricontrollare alcunchè, pena l’impossibilità di concludere tutto entro il tempo stabilito.
Ora, questo è stato l’ennesimo corso in cui si decide di far selezione soprattutto sulla velocità, piuttosto che sulla difficoltà degli esercizi (che comunque non erano banali, intendiamoci): ma possibile che non ci sia un modo più umano per selezionare la preparazione degli studenti? Tenendo presente che la stragrande maggioranza di noi informatici (ma di tutti gli studenti in generale, direi) non dovrà mai risolvere un problema informatico in 15 minuti (salvo qualche lavoro estremamente particolare), allora perchè in un esame devo fare così?
Io sinceramente preferisco pensare ad un problema, eseguirlo e poi ricontrollarlo, anche perchè spesso lascio indietro qualche dettaglio; posso, ad esempio, pensare all’esame di elettronica: sono quattro esercizi in tre ore, se sai tutto e molto bene il compito lo concludi in due ore, altrimenti hai comunque un po’ di margine per pensare al da farsi ed arrivare ad una soluzione.
Perchè quindi non puntare ad esercizi magari un po’ più complessi, ma risolvibili in un tempo umano?
Il nostro esame di Informatica 3 aveva sei esercizi; cinque meccanici che si facevano tranquillamente in tre quarti d’ora e uno di “sintesi” per cui ho avuto bisogno di un’ora e un quarto 🙂
Comunque, agli effetti, “è troppo lungo” è un commento che sento dopo ogni singolo esame. Ho imparato a ignorare questi commenti (io non ho mai avuto problemi di tempo) ma immagino che non siano tutti campati in aria 🙂
Una delle motivazioni principali, comunque, è che se il compito è molto lungo, non hai il tempo di comunicare.
Indubbiamente, se non sapevi proprio tutto alla perfezione in un esame, allora ti viene spontaneo dire che ti mancava il tempo 🙂
Ma se devo pensare ad esami come Reti Logiche, ad esempio, forse più che FLC stesso, sinceramente ci sono veramente compiti esageratamente corti rispetto al tempo fisicamente necessario.
E peraltro posso testimoniare che appena il prof ha annunciato la fine del compito, c’è stato un momento di silenzio totale, e nessuno si è alzato per qualche secondo ed andare a consegnare, e direi che non era mai successo in un esame fino ad ora.
Questo secondo me vuol dire che è un sentimento comune 🙂
Anche io ho fatto quell’esame.. E’ andato peggio di quanto sperassi e lo ridarò; comunque la cosa allucinante con questo ordinamento (che, per fortuna di quelli un po’ più giovani di noi, va morendo) è che non è abbastanza la voglia di studiare: la cosa difficile è trovarne il tempo tra mille esami e altrettanti progetti..
L’esame preparato in tutta fretta è la regola.
Io invece non so ancora niente… uff! 🙂