Premessa: ammetto che mi sto per scagliare contro programmi che a me personalmente stanno sulle scatole; forse, se li seguissi anch’io, la penserei diversamente…
Ci stavo pensando stanotte, quando all’1 e mezza erano ancora lì, su Rai1, a concludere Miss Italia: per tre giorni di fila, il primo canale pubblico ha trasmesso più di 4 ore in diretta (più di 12 in totale) di una trasmissione sostanzialmente inutile, che riprendeva peraltro una manifestazione altrettanto inutile, senza che alcun beneficio culturale o informativo sia venuto al cittadino che seguiva tale canale.
E questo è molto diverso dalla mia idea di televisione pubblica: secondo me, lo scopo di questa deve essere portare alla nazione cultura ed informazione, lasciando tutto il resto, in particolare l’intrattenimento, alla televisione privata. Se importiamo dai paesi anglosassoni (tanto per nominare l’esempio più importante) il modello di televisione commerciale, non possiamo importarlo a metà, o all’italiana, come si ama troppo spesso dire.
La televisione pubblica è finanziata anche da noi cittadini, ma io non vedo scopo nel trasmettere programmi culturalmente nulli come Miss Italia o i vari reality; posso capire che si trasmettano i funerali di stato, ma non vedo perchè trasmettere tutte le domeniche la messa, sempre sul primo canale nazionale: fossimo almeno uno stato religioso, ma siamo uno stato laico, quindi non ha alcun senso. Perchè sempre il medesimo canale deve trasmettere tutte le fiction italiane, che di nuovo sono solo intrattenimento: i ritratti storici sono un aspetto importante, ma una trama inventata come “Rebecca la prima moglie” non ha senso che sia trasmessa da un canale pubblico.
E’ per questo che continuo a trovarmi d’accordo su quanto diceva tempo fa Grillo: eliminiamo i tre canali, facciamone uno solo che faccia solo informazione (bene o male, questo è un altro paio di maniche), e quello sì che ha senso che venga finanziato dai cittadini; l’intrattenimento deve essere lasciato al privato. La RAI si sta portando dietro ancora l’eredità di quando era l’unica ad essere presente, e giustamente faceva tutti i tipi di programmi; oggi però le cose sono diverse, ed è ora che anche lei si adegui.