Habemus Carambola! Non ho ancora avuto tempo di metterci le mani dentro (salvo un boot di test), ma intanto è lì. Ricordo le specifiche:
- processore MIPS @ 320 MHz (Ralink RT3050)
- 32 MB RAM
- 8 MB flash
- 2 porte Ethernet
- Wifi
- 20 GPIO
- USB host
- …
Posted in Virtual world, tagged carambola, HWProjWeek, informatica, linux on 09/01/2012| 2 Comments »
Habemus Carambola! Non ho ancora avuto tempo di metterci le mani dentro (salvo un boot di test), ma intanto è lì. Ricordo le specifiche:
Posted in Virtual world, tagged blog, informatica on 01/01/2012| Leave a Comment »
The WordPress.com stats helper monkeys prepared a 2011 annual report for this blog.
Here’s an excerpt:
A New York City subway train holds 1,200 people. This blog was viewed about 7,300 times in 2011. If it were a NYC subway train, it would take about 6 trips to carry that many people.
Posted in Virtual world, tagged Erlang, informatica, Ubuntu on 27/12/2011| Leave a Comment »
A couple of weeks ago, a new major version of the Erlang runtime system and libraries has been released, and after its inclusion in the Experimental branch of Debian, I have ported it to Ubuntu 11.10 and published the packages on my PPA.
The packages are the same of the Debian release, I have not changed anything; I don’t know if I will have time to backport it to the previous Ubuntu releases, especially because I am not using them anymore. As usual, IWFM: if you experience any problems, you can report them to me, but as I am not an official maintainer, I don’t know if I will be able to solve them 🙂
Posted in Virtual world, tagged Arduino, audio, HWProjWeek, informatica on 20/12/2011| Leave a Comment »
Come prima parte di un progettino “da ufficio”, ho passato la serata a saldare il Wave Shield di Adafruit, ed ho testato il tutto con il brano “Europa” di Santana, codificato a 16 bit e 22050 Hz mono (quindi un po’ distorto sugli acuti rispetto all’originale).
Qui sotto, il video con tale test: verso 0:30 si può sentire in lontananza la canzone di cui sopra, col volume piuttosto basso dato che veniva riprodotta tramite auricolari.
Posted in Virtual world, tagged HWProjWeek, informatica, Netduino on 16/12/2011| Leave a Comment »
Finalmente, dopo alcuni ritardi dovuti a casini vari con UPS, è arrivato il Netduino. Argh!, direte voi: tradire così l’Arduino, passare a Visual Studio… bè, e allora? Sperimentare è giusto! (senza contare il fatto che qui a casa il secondo vince ancora sul primo, per 5 boards a 1)
La prima caratteristica che salta all’occhio è il fatto che il microcontrollore qui incluso è più potente rispetto agli altri Atmel: innanzitutto è a 32 bit, ed inoltre ha quantitativi di RAM e ROM superiori (anche se non di molto) rispetto al normale Arduino (e per questo sarà interessante sperimentare con il futuro Arduino Due, quando verrà messo in vendita). L’oggetto inoltre si programma usando .NET Framework Micro Edition, quindi le applicazioni sono scritte in C#.
La cosa che in realtà mi ha incuriosito particolarmente e mi ha spinto a prendere un Netduino ed a provarlo è il supporto al multithreading, ed è su questa caratteristica che ho costruito l’esempio riportato qui sotto: usando un prototipying shield preparato quest’estate, ho mandato in esecuzione due thread che accendevano un LED ciascuno, usando tempistiche differenti; in particolare, in un lasso di tempo di 1.5 secondi, il LED di destra lampeggia 2 volte (idealmente, due crome facendo un paragone musicale), mentre quello di sinistra lampeggia 3 volte (terzina di crome, mantenendo il medesimo paragone). Come potete vedere, la cosa funziona.
Posted in Virtual world, tagged Arduino, chitarra, HWProjWeek, informatica, linux, musica on 14/12/2011| Leave a Comment »
SooperLooper è un simpatico programmino per Linux, compatibile con Jack, che permette di registrare loop e riprodurli istantaneamente; è piuttosto utile quando volete suonare qualcosa ad esempio con una chitarra, ma ha ovviamente il difetto di aver bisogno di un supporto hardware con cui attivare la registrazione, dato che se state suonando avete probabilmente le mani occupate.
Bè, nulla di più facile: basta avere un pedale “vergine” (come quelli per il sustain delle tastiere), che generalmente ha un’uscita con un jack da 6.3″, da collegare (con un circuito piuttosto semplice, in cui il pedale di fatto funge da interruttore) ad un Arduino. A questo punto, con una decina di righe di codice ed il firmware MIDI, l’Arduino stesso sarà in grado di trasmettere i messaggi CC giusti al looper, che ad ogni pressione del pedale avvierà alternativamente la registrazione di un loop o la sua riproduzione.
Nel video vedete un esempio del circuito e del looper (escludendo un momento di defiance del tutto nella parte centrale, forse dovuto alla poca pressione che si esercita con una mano rispetto ad un piede); non ho una chitarra con me, ma l’insieme nel complesso sta comunque funzionando correttamente.
Posted in Virtual world, tagged Arduino, HWProjWeek, informatica on 14/12/2011| 2 Comments »
E’ arrivata la strip di LED (3 metri!) da Adafruit, e nel video potete vedere l’esecuzione del programmino di esempio pubblicato tra le istruzioni per l’uso; il circuito è piuttosto semplice, l’unica necessità è avere un alimentatore per Arduino in grado di produrre un’adeguata corrente (quello qui usato può arrivare a 1.5 A). Ora devo solo decidere dove piazzare questi metri di luci in casa…
Posted in Virtual world, tagged HWProjWeek, informatica, università, WSN on 12/12/2011| Leave a Comment »
Ho progettato una sorta di “shield” per il Telos B, all’interno di un progetto universitario, obiettivo: misurazione di temperatura tramite termoresistori, precisione di almeno un quarto di grado; non darò molti dettagli per ora (anche perchè manca ancora il lato software della cosa), ma per il momento ho le immagini.
Il primo qui in alto è il prototipo sviluppato su breadboard (e mi sto salvando la storia dello sviluppo per un’eventuale talk in conferenza embedded).
Ed ecco il prototipo su PCB, preparato dal gruppo di elettronici, che hanno applicato le giuste correzioni laddove io avevo peccato nello schema 😉
Posted in Virtual world, tagged Android, Arduino, HWProjWeek, informatica on 12/12/2011| Leave a Comment »
Con l’aggiornamento del mio HTC Wildfire S ad Android 2.3.5, finalmente ho la possibilità di sfruttare le possibilità offerte dall’Open Accessory kit (ADK), ed ho quindi testato subito l’applicazione demo (ridotta) supportata dalle librerie ufficiali per l’USB Host Shield per Arduino. Il sistema completo richiederebbe un Arduino Mega ed il kit ufficiale distribuito da Google, ma è possibile effettuare qualche progetto più “in piccolo” anche con il semplice Arduino Uno e lo shield offerto da SparkFun, con qualche leggero aggiustamento hardware per rendere compatibile il tutto.
Nella foto il risultato del primissimo esperimento: l’applicazione Android riconosce l’accessorio collegato via USB, anche se nessuno degli elementi previsti (LED, pulsanti etc) non sono collegati al momento… è stato un test rapido, l’esplorazione più approfondita verrà più avanti (appena ho un po’ di tempo da dedicarci).
Posted in Uncategorized, tagged Android, informatica, linux on 05/12/2011| Leave a Comment »
Personalmente amo Android da quando ha trasformato il mio cellulare da “quella cosa irritante che devo portare in giro perché mia moglie possa raggiungermi” in “un pezzo di elettronica realmente utile con cui posso controllare la mia email”. Odio davvero parlare con le persone al telefono, ma una piattaforma mobile per rimanere in contatto attraverso vie differenti è qualcosa di grande. Inoltre avere a disposizione un po’ di videogame per i voli lunghi non è affatto male. Comunque ciò che è veramente importante in merito all’open source è il fatto che Google non abbia alcun bisogno del mio aiuto. Che mi piaccia il mio telefono Android è un fatto relativamente irrilevante. Potrebbero usare Linux indipendentemente da ciò che penso, la cosa giusta da fare, e migliorarlo nel modo che preferiscono. E’ questo l’importante, non Google ed Android. Il fatto che che ognuno possa usare Linux per i propri scopi e possa modificarlo nella direzione che preferisce è importante, come il fatto che non debba chiedere il permesso o firmare un accordo di riservatezza o pagare qualcun’altro. L’Open Source funziona se giochi alla pari con gli altri giocatori, altrimenti no. Ciò è un bene, favorisce una vera competizione sul mercato. Nessuno può fermare gli altri quando tentano di migliorare le cose.
(Intervista completa su Wired.it)