Un sacco di cose sono successe negli ultimi giorni, ed a costo di bruciarmi eventuali altri post domani, penso che scriverò un poema più o meno lungo stanotte stessa.. ho classificato il post in “Varie”, ma spero che i tags gli rendano giustizia!
Innanzitutto, immenso Ritchie Blackmore venerdì sera a Brescia: 2 ore e 10 minuti di concerto bellissimo, ed anche se il nostro ha suonato poco la Strat (non credevo fosse l’unico chitarrista del gruppo!), al primo assolo avevo già la pelle d’oca… sublime performance, qualunque strumento/musica che Ritchie tocca diventa oro…
Poi, aggiungo al volo una foto di quelle ufficiali di Roma, così da mostrare a tutti prove tangibili del mio viaggio…
Infine, due riflessioni importanti: la prima, finalmente questa sera alle 20.10 è morta Eluana, e con lei quel momento di orribile politica italiana, in cui si cercava addirittura con un decreto legge di impedire al volo che accadesse quanto lei stessa e la sua famiglia, e n gradi di giudizio avevano stabilito… ora spero vivamente che si possa, finalmente, scrivere una legge come si deve (leggi: che non si ascoltino troppo i cattolici) sul testamento biologico, di cui si sente veramente il bisogno, quantomeno per mettere a tacere tutte le voci che, di volta in volta, si oppongono non dico alla volontà dell’uomo, ma a quella della Natura stessa.
La seconda riflessione viene invece da quanto ho ascoltato, ritornando a Milano ieri pomeriggio, in un’intervista a Miguel De Icaza: forse a volte tende un po’ troppo a difendere l’operato di Microsoft, anche se ci ha tenuto a sottolineare che non è tutto solo bianco o solo nero (come purtroppo tendono, un po’ troppo spesso, a voler mostrare i sostenitori assidui di FSF e Stallman (le sette e gli estremisti sono sempre un male, a prescindere dall’estremo che sostengono)), ha detto una cosa interessante: le leggi stesse del mercato non permettono, e probabilmente non permetteranno, a Linux di prendersi il mercato di Microsoft(/Apple) così come sarebbe il nostro sogno di sostenitori dell’open source, tuttavia il software libero porta innovazioni, come KHTML e WebKit o il compilatore a runtime di Mono, che purtroppo non sempre vengono riconosciute a chi le crea ma a chi le porta sul mercato (come la Apple con l’iPhone e WebKit stesso), e conquista quei mercati un po’ più di nicchia, che sono anche più semplici da raggiungere, come ad esempio il (famigerato?) mercato dei netbook.
E questa potrebbe, in effetti, essere la strada che l’open source deve continuare a seguire.
Ora vado a letto, perchè sinceramente il sonno imperversa, e grandi giornate di studio aspettano… maledetti esami…