E’ giunto il momento di valutare le migliori 10 canzoni del 2022! Anche quest’anno alcuni brani sono influenzati dalle cover registrate, e c’è anche qualche richiamo al passato…
- Iron Maiden – Empire of the clouds: ho trascorso l’estate ossessionato da questo brano, al punto da averlo suonato praticamente tutti i giorni per due mesi. Cover fatta, e tutto sommato non è venuta male, e prima di stancarmi ero in direzione di rifarla alla stessa velocità dell’originale…
- Tuomas Holopainen – A lifetime of adventure: il buon Tuomas ritorna anche in solitario, con questa canzone dedicata alla saga di Zio Paperone di Don Rosa; anche qui, fatta la cover: sarebbe stata meglio una voce femminile, ma l’assolo è divertente assai
- David Gilmour – In any tongue: brano che già conoscevo, e che ho rifatto come “protesta” contro la guerra; “I hear mama, sounds the same in any tongue” è una frase devastante
- Nightwish – Gethsemane (live): naturalmente la versione con Floor, dal live “Decades”; diverse loro canzoni mi hanno ossessionato quest’anno (ogni anno se ne aggiungono di nuove), ne ho dovuta selezionare una
- Larkin Poe – Mad as a hatter: rivalutata dopo averle viste live a Milano, sia per il messaggio che per il modo con cui la rendono live
- Stellaris – Distant nebula: ascoltare questa colonna sonora ossessivamente mi ha abbastanza rovinato il riassunto dell’anno di Spotify, quindi dovevo mettere un brano qui dentro
- Mostly Autumn – The night sky: assolo spettacolare, e non dico altro
- Coolio – Gangsta’s paradise: una vecchia conoscenza, in omaggio alla morte di Coolio… ed è subito età medie, sicuramente l’avevo in una qualche cassetta
- Black Country Communion – The last song for my resting place: non ricordavo il super gruppo in cui Bonamassa ha militato per un po’, ma ho riconosciuto la voce appena questo brano è partito!
- The Gentle Storm – Heart of Amsterdam (Storm version): capitata per caso, mi è sembrata subito familiare, ed è così dato che Anneke è la cantante di questo gruppo!
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