Intro
Il mio 2021 musicale è stato particolarmente metal: dopo anni di prevalenza acustica, ho infatti suonato principalmente chitarre elettriche distorte.
Rispetto al 2020, dove ho registrato e mixato “ufficialmente” qualcosa come 30 brani (nelle mie personali collezioni annuali), questo 2021 ha portato meno registrazioni ufficiali, ma non meno registrazioni ufficiose: nelle mie cartelle conto almeno una trentina di brani degli Iron Maiden, in cui di fatto ho saccheggiato le tablature alla ricerca di basi di batteria e basso su cui tentare delle cover delle tracce di chitarra.
I risultati non sono stati particolarmente edificanti, soprattutto sugli assoli, ed il mio non è stato certamente uno studio approfondito, ma sono sicuramente state registrazioni divertenti ed hanno permesso di trascorrere tutto sommato bene l’inizio dell’anno, ancora influenzato dallo stato Covid del mondo. Due o tre di questi brani sono anche venuti abbastanza bene, secondo me, ed hanno trovato posto nelle registrazioni ufficiali ed in un qualche video sul mio canale YouTube.
Guitar tone
La presenza della nuova veranda nella mia casa natale e la possibilità di “fare casino” in alcuni momenti dell’anno senza particolari remore (essendo una casa a sè stante e non un appartamento in condominio come a Milano) mi ha anche portato a fare qualche esperimento sonoro aggiuntivo, che è stato documentato nelle varie cover riportate su YT e di cui vorrei descrivere qualche dettaglio tecnico anche qui, più che altro come reminder per me.
Queste sperimentazioni sono state molto influenzate dal seguire il canale YT That Pedal Show, che dà tutta una serie di consigli sul migliorare il proprio tono della chitarra elettrica. I due presentatori sono estremamente sbilanciati a favore del suono analogico valvolare e del suonare con amplificatori ad alto volume, in modo secondo me anche eccessivo e poco moderno, tuttavia invogliano a tentare una strada valvolare di tanto in tanto.
Ora, io non possiedo amplificatori valvolari nè ho intenzione di acquistarne, dato che non suono in una band e non li userei (sicuramente non è possibile pensare di usarli in un appartamento in condominio), tuttavia ho iniziato ad indagare sui preamp valvolari della Victory, ispirato anche da un video di Andertons sull’accoppiare quelli con un Boss Katana, di cui possiedo un modello (il 100W gen1).
Veranda Live V1
A settembre ho effettuato il primo esperimento, approfittanto della casa vuota, registrando una serie di video che ho denominato “Veranda Live”, di cui in realtà la parte che maggiormente mi interessava era cercare un tono di chitarra nuovo e diverso dal solito.
In praticamente tutte le registrazioni dello scorso inverno e primavera il mio tono era ottenuto collegandomi direttamente alla scheda audio e utilizzando gli Archetype di Neural DSP, soprattutto il Plini e di recente anche il Soldano.
In questo caso invece il setup è stato il seguente:
- chitarra elettrica nella pedalboard
- dalla pedalboard verso il Victory V4 Copper (tramite una DI box ed un reamp, data la distanza tra la veranda e la stanza dell’amplificatore)
- dal Copper dentro il return channel del Katana 100
- un SM57 equivalente (l’ATM 650) come microfono davanti all’amplificatore.


L’amplificatore è in una stanza separata, completamente chiusa lato finestra e lato porta (salvo un piccolo spazio per far entrare i cavi), e rivolto verso il divano per fare in modo che il suono venga assorbito e rimbombi il meno possibile (non essendo la stanza trattata sonoricamente). Ho settato il Katana a 50W col volume ad un valore che potrebbe essere attorno ad 8 su 10.
I risultati sono stati abbastanza interessanti dal mio punto di vista, anche se il suono è risultato per me troppo bright, nonostante abbia variato la posizione del microfono rispetto all’altoparlante in almeno due o tre angolazioni differenti. Vorrei anche provare un microfono ribbon, che ho in realtà (pur essendo un modello abbastanza economico), per vedere se posso ottenere un suono più dark o in generale più bilanciato. Anche il passaggio dal preamp potrebbe essere inutile, dato che un cavo TS con un buffer all’uscita della pedalboard potrebbe essere sufficiente.
Un altro problema lato pedalboard è il fatto che per diversi suoni distorti ho usato El Rey Dorado, pedale che adoro ma che ha esaurito molto velocemente l’headroom del Copper, rendendo difficile fare boost per gli assoli, problematica confermata in un live di TPS in cui ho esposto il problema.
Veranda Live V2
A questo punto ho deciso di provare un preamp più adatto ad un suono distorto: nella mia idea originaria, infatti, io vorrei un amplificatore il più possibile clean e fornire poi la distorsione tramite effetti, tuttavia per brani metal conviene probabilmente partire da una piattaforma già distorta ed aggiungere casomai in caso di assoli.
Ho quindi acquistato un Victory V4 Kraken (la versione solo preamp), proprio per perseguire questa idea; tuttavia non ho occasioni immediate per provare un setup analogo a prima, dato che la casa non è vuota, e di conseguenza ho pensato di collegare il preamp ad un amplificatore di diverso tipo.
Giunto a questa decisione, TPS ha proposto questo video, ed avendo io l’equivalente preamp di questo setup, ovvero un preamp clean ed uno distorto, ho deciso di implementare il loro setup, e di utilizzare come amplificatore il DSM Simplifier Deluxe: avevo già avuto modo di giocare con il Simplifier standard, ma il deluxe ha come pregio il fatto che i suoi canali return sono inseriti prima del power amp, mentre in quello standard non è così.
Questo perciò mi permette di usare i preamp come preamp, saltare il preamp del Simplifier ed andare direttamente sul power amp, utilizzando la sua configurabilità. Inoltre, tutto il percorso del segnale viene ad essere completamente analogico (ed in parte valvolare):
- chitarra nella pedalboard
- split del segnale nella pedalboard:
- il canale 1 va direttamente nel Kraken, e da lì nel canale di ritorno sinistro del Simplifier
- il canale 2 va in un pedale per la distorsione (generalmente o il Boss DS 1, anche questo ispirato da un video di TPS, , o nel Fjord Odin, unico fuzz che riesco a farmi piacere), da qui al Copper e poi nel canale di ritorno destro del Simplifier
- i due canali di uscita del Simplifier vanno poi alla scheda audio.
Per alcune sonorità sono poi andato ad aggiungere un riverbero prima del Copper, o un booster prima del Kraken per gli assoli.

Lato registrazione, ho scelto in alcuni casi di spostare i due canali completamente a destra o a sinistra, così da registrare due tracce completamente separate e distinguibili nel panorama sonoro dei brani, o tenerle nello stesso lato sovrapposte, così da generare due tracce complementari e bilanciate tra di loro in modo da avere un suono più ricco.
I risultati mi sono sembrati più interessanti rispetto ai test di settembre, meno bright o quantomeno più configurabili sia sui preamp che sulle impostazioni del power amp analogico del Simplifier.
Conclusioni
Non ho ancora dei video pronti da questa seconda sperimentazione di dicembre, arriveranno nelle prossime settimane, ed è in generale difficile giudicare dalle registrazioni, perchè a quel punto entra in gioco il trattamento audio fatto in fase di mixing, che nei suoi estremi può rendere tutto più uniforme (motivo per cui alcuni dibattiti sull’importanza di componenti lato chitarra o lato amplificatore che vengono tenuti a volte su YT, TPS compreso, sono secondo me inutili per chi ascolta il risultato finale, e contanto forse solamente per il chitarrista mentre sta suonando live).
Sto inoltre sperimentando con Studio One, dopo anni passati a mixare su Ableton, più per curiosità che per reali motivazioni, e questo a sua volta potrebbe influire sul suono finale, anche se molti dei plugin che usavo in un DAW continuo ad usare nell’altro.
Sono comunque stato contento di aver fatto questi esperimenti, e conto di aggiungerne di nuovi con il passare dei prossimi mesi (ad es. il ribbon posto sull’amplificatore).
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