Oggi (finalmente!) ho potuto testare un po’ più a fondo l’oggetto in oggetto, dopo aver aggiornato un po’ di sistemi operativi, e posso buttare giù le prime impressioni.
Il LeapMotion supporta tutti i sistemi operativi, tuttavia l’app store e le app sono solo per Mac e Windows. Dato che sono a casa, non ho con me un PC col secondo sistema a bordo (salvo virtualizzazioni), quindi la scelta è ricaduta sul primo, per poter non tanto testare la semplice calibrazione (che funziona anche sotto linux), quanto anche qualche programma che lo supporti.
Questo ha implicato recuperare un’immagine di OS X 10.8, perché per una serie di motivi su cui sorvolerò, avevo installato il 10.6 ma quasi tutte le app vogliono almeno il 10.7.
Il primo giudizio è che il LM è il nirvana del nerd tecnologico, puro e semplice. Il fatto che rilevi tutte le 10 dita ed i movimenti 3D è semplicemente bellissimo, ed abbiamo visto tutti Minority Report.
Poche secondo me sono le app che lo sfruttano in tal senso: la maggior parte sono manipolazioni di strumenti musicali virtuali o di semplici oggetti 3D, o tanti giochi; la prima vera app nello stile del film è quella del New York Times, che sfrutta delle gesture per leggere gli articoli online, e la sensazione è molto interessante (anche se uno schermo da 40+ pollici aiuterebbe 🙂 ). Peraltro, i controlli di Google Earth sono troppo sensibili, e non è facile “volare” sulla Terra…
Prossimi obiettivi: testare il driver per integrare il LM nelle gesture di OS X e dare un’occhiata alle API (per C++, C#, Java e JavaScript (anche Processing!)).
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