[…] gli utenti del software accettano come ineluttabile il fatto che la versione 1 di un prodotto contenga errori […]. Questo è uno dei sintomi più evidenti dell’immaturità dell’ingegneria del software rispetto agli altri campi dell’ingegneria.
[…] di solito i prodotti software sono accompagnati da un avvertimento, nel quale il produttore afferma che non si ritiene responsabile degli errori presenti nel prodotto e dagli eventuali danni che possono provocare. L’ingegneria del software potrà davvero essere considerata una disciplina ingegneristica solo nel momento in cui si riuscirà a raggiungere con il software un’affidabilità paragonabile a quella raggiunta dagli altri prodotti dell’ingegneria.
(Ghezzi, Jazayeri, Mandrioli, Ingegneria del Software – Fondamenti e principi)
e io accetterò l’ingegneria del software quando la smetterà di pretendere tutto ciò 🙂
Il software non è solo questo, e non tutti questi modelli si adattano ad esso, e non sempre i paragoni con altre discipline sono adatti, ma le due citazioni sono esempi comunque abbastanza inquietanti per pensare di raggiungere un livello di affidabilità degno di questo nome.