Tanto per inanellare il quarto post di giornata, ma non potevo non scrivere di questo fatto: oggi passo davanti ad un’edicola, mentre ritorno a Milano, e leggo la pubblicità di un manuale per utenti, che suona più o meno così: “Garageband: impara a suonare senza conoscere la musica!”.
Ora, a me sinceramente sono cadute le braccia (eufemismo) di fronte ad uno slogan che non esiterei a definire disarmante: promuoviamo l’ignoranza musicale? Facciamo passare l’idea che scrivere brani (anzi, “brani”) senza conoscere la musica, il suo linguaggio e le sue tecniche, sia una cosa buona? Ed è così che produciamo una massa di dilettanti allo sbaraglio, che mettono in fila tanti samples uno dietro l’altro e sono convinti di aver fatto l’opera della vita, magari la portano anche alle feste degli amici.
Poi vengono a lamentarsi che la cultura musicale è sempre in calo: per forza, di fronte a fatti del genere onestamente non vedo come possa essere diversamente. E non mi si venga a dire che poi magari uno, dopo un po’ che sperimenta col programma, si incuriosisce e decide di imparare veramente a suonare: primo, non è assolutamente detto; secondo, è lo stesso modo con cui un ragazzo inizia a suonare uno strumento seguendo pedissequamente una tablatura, senza avere la più pallida idea di cosa ci sia dietro (e davanti, e sopra e sotto e dappertutto).
Estrema delusione…
Strano post nell’era di guitar hero, mimare slash schiacciando i bottoni colorati mi sa molto di fallimento…poi trovi video su youtube di gente che ci lascia talmente tanto tempo che se ne avesse usato solo la metà per suonare la chitarra vera…beh, fai tu.
Ed infatti a me non m’ha mai entusiasmato il discorso chitarre finte, addirittura i concerti dei migliori giocatori…
… anche se ammetto di essere lievemente tentato, dato che i produttori della versione sui Beatles hanno promesso che potrebbe seguire una versione monotematica sui Led Zeppelin 😀