Ok, forse è un argomento troppo serio rispetto agli standard usuali, tuttavia ci stavo pensando l’altra sera, ed ecco una riflessione sulla televisione pubblica italiana: mi trovo sostanzialmente d’accordo con Grillo quando afferma che dovrebbe essere simile alla BBC, ovvero uno o due canali di informazione pura.
Volendo però entrare più nel dettaglio, ho pensato ad una lista di cose che vorrei fossero finanziate col mio canone, ed una lista di cose che invece non dovrebbero esserlo; questo dal punto di vista di una persona di cultura (come mi ritengo).
Cose da tenere:
- informazione: TG, approfondimenti politici “veri” (that is, non Porta a Porta, che una sera su tre fa gossip a nastro), approfondimenti storici e culturali veri (dal buon Piero Angela a Minoli, ad esempio)
- sport: solo mondiali ed europei di diversi sport (calcio, tennis, atletica), più le olimpiadi
- intrattenimento: solo film italiani seri (da cinema, che abbiano vinto dei riconoscimenti) o film internazionali da Leone d’Oro o Palma d’Oro
Cose che una televisione pubblica pagata dalla nazione non dovrebbe assolutamente produrre:
- reality: in qualunque forma, numero e caso essi siano, si tratta pur sempre di spazzatura. Punto.
- telefim/fiction/soap: nessuna, non c’è motivo per le fiction italiane che fanno cagare, le soap sono boiate a nastro ed i telefilm, per quanto io sia amante di questi, certo non devono essere acquistati con la televisione pubblica
- intrattenimento: nessun varietà, che non ha senso essere pagato da noi, quando lo guardano 4 vecchie in croce
- preserata: nessun gioco a premi, non vedo perchè finanziare a qualcun altro x mila euro di vincita facendo niente
In sostanza, la televisione pubblica è pagata (anche) da noi, e chiaramente deve andare incontro al più ampio consenso possibile, e ciò che va incontro a tale consenso sono l’informazione fatta seriamente (ribadiamolo: non Porta a Porta) ed i film nazionali/internazionali fatti come Dio comanda. Tutto il resto, lo si può buttare.
Io non lo pagherei.
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