
Internet
E’ un paio di giorni che sto pensando e rimuginando su questo post, cui forse mi piacerebbe far seguire anche un gruppo su Facebook; anche l’immagine qui sopra, veramente carina, l’ho trovata come simbolo interessante della Rete, allo stesso tempo affascinante ma inquietante.
Oggetto della riflessione: il futuro di Internet.
Tutto parte dai continui tentativi di destra e sinistra, nel nostro Paese ma anche in altri a volte, di controllare il Web. Ora, non sono interessato qui a disquisirne la fattibilità tecnica (ad esempio, le minchiate sparate la settimana scorsa da un ben noto personaggio sono assolutamente infattibili), quanto piuttosto se hanno senso.
Espongo subito la mia posizione: io sono fermamente contrario a tutto ciò: per quanto mi riguarda, Internet deve essere lasciata libera; pensando a come scrivere bene questa mia posizione, mi sono reso conto io stesso che non è una posizione solo bianco o solo nero, come mi piacerebbe che fosse, ed è anche difficile da declinare.
La Rete è stupenda perchè ci si può fare di tutto, si può dire di tutto, c’è la massima e più suprema libertà di espressione, ed è questo che io voglio difendere il più possibile ed il più a lungo possibile. Allo stesso tempo, io stesso sono per l’indagare e perseguire un certo tipo di comportamenti, penso ai pedofili piuttosto che alle (fantomatiche?) reti terroristiche (anche se penso che gran parte di queste siano frutto della campagna del terrore che le Destre mondiali fanno, ma questa è un’altra storia): e allora, bisogna fare dei distinguo? Mi è in un certo qual modo difficile affermare che sì, la libertà d’espressione più completa deve esserci, ma questa o quest’altra idea vanno fermate. Non è a quel punto la libertà massima che secondo me deve esserci. Sono due pareri che combattono dentro di me, e che vorrei riuscire ad integrare correttamente.
C’è tuttavia una posizione in cui mi ritrovo, e per cui mi vedo costretto a fare un riferimento ai referendum sulla fecondazione assistita che ci sono stati un paio di anni fa: io ero favorevole (e lo sono tuttora), questo non perchè non vedessi gli eventuali abusi che possono derivarne, quanto perchè io voglio dare la possibilità alla gente di fare una cosa, sia essa la possibilità di usare gli strumenti della scienza, sia essa la possibilità di abortire se la scelta dei partner è questa; come aveva detto una persona che conosco, non sono per chiudere la porta solo perchè ci possono entrare anche persone non volute: io sono per aprirla, e per controllare chi ci passa.
Allo stesso modo Internet: io voglio e voglio fortemente dare a tutti la possibilità di esprimersi come preferiscono, perseguendo quei comportamenti che comportano la ricerca di fare del male verso gli altri. E per questo sono contrario al controllo della Rete, di qualunque tipo esso sia, dagli ISP sceriffi all’IP unico per ognuno (sì, lo so che non si può fare, è un esempio), a qualunque idea malata che possa venire in mente a politici che non posso che definire “vecchi”: incapaci di comprendere le nuove tecnologie, incapaci di vedere al di là del proprio naso, hanno sempre vissuto un mondo fatto in un certo modo, e temono il cambiamento in quanto foriero di possibili perdite dei loro privilegi (economici, principalmente).
Ma non hanno capito che, invece, i giovani vogliono altro, e la magnificenza dello strumento Internet non può essere limitato da chi, non comprendendolo a fondo, lo combatte.
Internet è una forza. Spesso è l’unicafonte libera in un paese. Sono dello stesso parere in riguardo alla libertà sul net.
E’ vero che la rete può essere sfruttata in modo a volte deliquenziale… ma questo non è un problema della rete in se, ma di chi la utilizza, mi piace molto la metafora utilizzata nel post:”non sono per chiudere la porta solo perchè ci possono entrare anche persone non volute”, ma non concordo nel controllare chi ci passi, perchè non vi può essere un metodo capace di etichettare le persone non gradite senza invadere la privacy di tutti.
Sono invece del parere che i controlli si debbano fare all’esterno della rete, non scordiamoci che internet è solo uno strumento, e l’aggressore è chi utilizza questo strumento, sarebbe secondo me inlogico controllare di accede a tale mezzo.
Post un po vecchio ma sempre attuale… in linea di massima concordo con l’idea esposta nel post… Mi piace molto la metafora:”non sono per chiudere la porta solo perchè ci possono entrare anche persone non volute”, non sono dello stesso parere quando si dice di controllare chi passa dalla porta… per il motivo che non vi è un metodo capace di controllare le persone non gradite, senza invadere la privacy di tutti.
Sono invece dell’aviso che i controlli dovrebbero essere migliorati, o in alcuni casi fatti, fuori dalla rete… non scordiamoci che internet è uno strumento, e l’aggressore è chi fa cattivo uso di questo strumento, sarebbe secondo me inlogico controllare chi utilizza tale mezzo…